Il legno che parla: la falegnameria di Gianluca Moro ad Aritzo

Il falegname di Aritzo unisce sapienza artigiana e tecnologia digitale per far viaggiare il legno sardo nel mondo.

Gianluca Moro, originario di Aritzo, ha scoperto la passione per la falegnameria in giovane età, trascorrendo le estati nella bottega del padre e incidendo le pavoncelle sarde nelle tradizionali cassapanche.

Da lì ho capito che poteva essere il mio mestiere – racconta –. La falegnameria si apprende da ragazzi, richiede passione, abilità e un collegamento costante tra mani e testa: basta un attimo per sbagliare e farsi male”.

Per Gianluca, il legno è un materiale vivo, capace di reagire agli agenti esterni. “Quando vedo una tavola – spiega – so già cosa potrebbe diventare. Il legno ha una sua voce e va ascoltato”.

Con il sostegno del GAL BMG – di cui è socio – ha potuto dotarsi di nuove apparecchiature che gli consentono di progettare e incidere con maggiore precisione, aprendo la strada alla sperimentazione e alla prototipazione. “Senza il GAL – sottolinea – tutto questo non sarebbe stato possibile. È un soggetto importantissimo per il territorio, molto competente e vicino alle esigenze delle imprese locali”.

Tra le sue creazioni spicca la “Up”, una sedia speciale che accompagna tutte le fasi della vita: da seggiolina per bambini a sedia da ragazzo, fino a sgabello per adulti. È componibile, si riduce a 1,50 metri di altezza e appena 10 cm di spessore, ed è progettata per essere facilmente spedita e commercializzata anche fuori dalla Sardegna.

Al centro del suo laboratorio c’è oggi un centro di lavoro CNC, una macchina utensile avanzata che integra le tecnologie CAD e CAM. Controllata da un computer, è in grado di eseguire automaticamente più operazioni – come tornitura, fresatura e foratura – con una precisione che amplia notevolmente le possibilità creative e produttive.

Gianluca vede in questa unione tra tradizione artigiana e tecnologia digitale la chiave per dare continuità al mestiere: “La manualità resta fondamentale, ma le nuove macchine permettono di osare di più e di portare i nostri prodotti oltre i confini locali. È così che il legno di Aritzo può raccontare la sua storia anche nel mondo”.

Il suo messaggio ai giovani che vogliono intraprendere lo stesso percorso è diretto:

“Metteteci passione e non fermatevi davanti alle responsabilità di una piccola impresa, che comportano inevitabilmente degli adempimenti. È un lavoro che, se affrontato con serietà e dedizione, può dare grandi soddisfazioni.”

Testi: Giulia Eremita; Video: Gianluca Flore

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)

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