Agriturismo Tascusì: la montagna di Desulo dove la terra è ancora futuro

Tra tradizione, ospitalità e lavoro vero: la famiglia Pisu mantiene vivo il legame con la sua Barbagia.

Alle pendici del massiccio del Gennargentu, tra boschi, prati e castagneti, sorge l’agriturismo e azienda agricola Tascusì, gestita dalla famiglia Pisu. L’Agriturismo Tascusì offre oggi otto camere accoglienti e una sala ristorante con oltre 100 coperti, immersi in un paesaggio sorprendente: d’estate i prati restano verdi e rigogliosi, privilegio raro in Sardegna, mentre in ogni stagione l’aria fresca e l’abbondanza di sorgenti rendono questo angolo di montagna un rifugio naturale ai piedi del Gennargentu.

Peppino Pisu gestisce l’azienda insieme alla moglie e alle figlie, proseguendo una tradizione che arriva dai nonni e dal padre, quando si allevava il bestiame e si coltivavano orti per il fabbisogno della famiglia.

“Chi ha la terra ha sempre da mangiare, ma è anche vero che senza lavorarla non si mangia” racconta Peppino, ricordando un’etica del lavoro che oggi vede sempre meno giovani disposti a raccogliere e la qualità dei prodotti alimentari sulla tavola destinata a scadere. “Oggi tutti vogliono usare il computer o un telefonino, ma nessuno ha più voglia di zappare. Non dico che bisogna tornare alla preistoria, ma quando si lavora, si lavora”.

Negli anni l’azienda è cresciuta grazie a un rapporto costante con il GAL BMG, che Peppino definisce “fondamentale per piccole realtà come la nostra”.

Ogni miglioramento è stato possibile seguendo e vincendo i bandi: dalla ristrutturazione delle vasche agli interventi più recenti, come l’aggiustamento della strada di accesso, la creazione di parcheggi, la realizzazione di un muretto nel giardino e l’acquisto di nuove attrezzature per la ristorazione. “Seguiamo tutti i bandi, non ce ne lasciamo scappare uno. Siamo piccole realtà senza grandi possibilità: senza aiuti restiamo per terra”.

Peppino parla con orgoglio della bellezza del territorio ma anche della necessità di recuperarlo: i castagneti secolari, un tempo lavorati e oggi in parte abbandonati, potrebbero tornare a vivere con incentivi e percorsi dedicati. “La terra è una risorsa preziosa ma servono politiche che la rendano conveniente da coltivare. Con i finanziamenti la gente arriva, ma senza reddito nessuno resta a zappare”.

Chi visita Tascusì trova non solo buon cibo e ospitalità, ma anche l’occasione di riscoprire un rapporto genuino con la campagna.

“La campagna può ancora offrire futuro, a chi sceglie di crederci davvero”.

Testi: Giulia Eremita; Video: Gianluca Flore

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)

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