Tra Olzai e Sarule, una nuova generazione di imprenditori agricoli trasforma la tradizione in impresa sostenibile.
Le mura dell’ufficio dove ha lavorato per alcuni anni, a Nuoro, nell’ambito della produzione biologiche, erano veramente troppo ristrette. Qui a Guareo, salto tra Olzai e Sarule, l’idea dello spazio si fa fatica anche a definirla. Tanto sono ampi i pascoli, disegnati da rocce che assumono forme e smorfie di antiche fiere.
Qui Antonio Balloi ha avviato da qualche anno, la sua società agricola semplice. “L’azienda si può dire che esiste da quattro anni, però esisteva già. L’abbiamo riconvertita in società qualche anno fa, quando ho deciso di intraprendere questo percorso tra allevamento del bestiame e agricoltura”.
Il core business è l’allevamento di bovini da carne selezionati, ma i rami aziendali sono anche altri.
“La decisione di iniziare in campagna è nata guardandoci intorno e capendo che qui veramente si possono fare belle cose. E condurre una vita sana e di qualità”,
dice Antonio Balloi, novello sposo che crede anche nelle belle energie familiari che si stanno creando all’insegna del lavoro, del sacrificio e dei progetti comuni.
“Qui per fortuna non mancano gli interventi da fare e i progetti da portare avanti”, dice l’imprenditore agricolo, “siamo giovani e con la volontà di rimanere nel nostro territorio anziché andarcene a cercare fortuna altrove come tanti hanno fatto prima di noi. Abbiamo un piccolo tesoro. Sta ora a noi farlo brillare nel modo migliore”.
Il GAL è stato di supporto in tante azioni e investimenti che rendono il lavoro in azienda più agevole e completo.
“Io ho acquistato dei macchinari fondamentali nell’organizzazione dell’attività, come il trattore, che qui è davvero utile per mille interventi. Abbiamo ripristinato le strade, creando piste percorribili che ci consentono di raggiungere facilmente i vari punti dell’azienda, lavorare il legnatico e accudire con maggiore facilità il bestiame”, sottolinea.
Insomma la società, come i suoi conduttori, è giovane ma ha ampi margini di crescita. “Si spera sempre, anche in qualche progetto che diversifichi servizi e la produzione”, aggiunge “le tecnologie ci vengono incontro ed è importante servircene nei modi opportuni anche nelle aziende tradizionali come le nostre”.
Lo zoccolo duro produttivo di Sarule si basa molto sulle attività primarie agricole e zootecniche.
“È una prospettiva incoraggiante che molti giovani prendano in mano le aziende e ci mettano del loro. Volontà ed intraprendenza possono davvero aiutare. Ne sono convinto”, sottolinea Balloi, “purtroppo il dato dello spopolamento è davanti agli occhi di tutti. La cultura di impresa è davvero un argine per contrastare il fenomeno”.
Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)
SCOPRI LE ALTRE STORIE SU