Tra studio, innovazione e amore per la terra, i giovani Manca guidano la storica azienda di famiglia verso un modello sostenibile e moderno di allevamento.
Un’azienda familiare robusta, solida con le radici ben salde nel passato ma uno sguardo attento al presente e al futuro che solo un passaggio generazionale convinto può dare.
I giovani Manca sono cresciuti con lo studio e l’impresa e con la consapevolezza che un patrimonio così importante si può amministrare solo con le giuste competenze e dandosi da fare.
Sveglia all’alba e maniacale conoscenza di tutti gli aspetti del variegato universo zootecnico, del benessere animale, così come del patrimonio boschivo da tutelare nel giusto equilibrio.
Anche perché in campagna, come in tanti altri settori, non ci si improvvisa dall’oggi al domani, ma servono competenza, buon senso e lungimiranza.
Serve lo sguardo dell’uomo e della donna di campagna in senso lato, ma anche sapersi muovere nell’intricato dedalo di leggi e contributi. Insomma il pastore multitasking è l’ultima frontiera. A occuparsi dei conti, dei flussi finanziari e dei piani economici è soprattutto Gonaria Manca, studentessa universitaria alla facoltà di Economia di Cagliari.
“Sin da piccola mi sono sempre interessata all’azienda. Oggi cerco di approfondire anche con il mio percorso universitario molti aspetti gestionali. Proprio per questo motivo ho scelto Economia, con la speranza di acquisire quelle competenze necessarie utili per un’impresa come la nostra. Oggi, mi occupo principalmente della parte burocratica”.
L’azienda dei Manca, allevatori da generazioni di Sarule, è articolata su territori e comuni differenti. Un’impresa spalmata su centinaia di ettari e numerosi capi, soprattutto bovini per la produzione di carne.
“Abbiamo tre aziende, due nel territorio di Orani e una nell’agro di Sarule. Oggi i bovini sono il nostro business principale, in precedenza avevamo anche pecore che adesso abbiamo convertito nella razza limousine delle mucche francesi”. Il GAL ci supporta e ci sostiene in diversi rami d’azienda e anche in questa occasione si è rivelato fondamentale.
“Questo finanziamento è stato molto importante. L’abbiamo utilizzato per comprare nuove attrezzature per l’azienda, molto utili”, aggiunge Gonaria che spende due parole sui giovani, troppo spesso bersaglio di critiche.
“Si dice molto che i giovani non sono più attaccati al lavoro tradizionale e che abbiano sempre meno interessi. Non ritengo che sia vero.
Vedo molti esempi positivi in giro e il supporto tecnologico e le innovazioni possono dare una mano enorme anche a chi sceglie di rimanere in campagna.
La vera forza consiste nell’unire conoscenze e competenze dei nostri avi adattandole ai nostri tempi”, aggiunge la giovane imprenditrice agricola.
La vera sfida dunque è saper coniugare la tradizione in un mondo in continua evoluzione che va davvero veloce. “Si, è questa la frontiera. Ne siamo consapevoli. E non abbiamo nessuna intenzione di sottrarci”.
Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)
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