Nel cuore della Barbagia, una storia di famiglia che rinnova l’arte del formaggio tra radici pastorali e modernità.
Cultura pastorale e accoglienza. Arte del saper fare sul solco della tradizione ma con strumenti innovativi di una struttura moderna che guarda al mercato senza stravolgere il gusto.
Al caseificio Marongiu di Ovodda fanno le cose per bene. Sembra uno slogan ma è un credo da generazioni. Qui non si mente e non c’è inganno. I clienti provano e si fidelizzano. C’è poco da fare, è così.
Con i sapori, la materia prima e la forza di volontà il percorso all’insegna della qualità è assicurato. Una piccola realtà in crescita che ha i suoi spazi commerciali conquistati con la bontà del prodotto e facendo sempre un passo lungo quanto la gamba. Perché il rischio va sempre calcolato soprattutto in un mercato con regole spietate.
“Oltre al caseificio abbiamo anche l’azienda agricola”, racconta Paola Marongiu, titolare dell’impresa. “L’attività è nata inizialmente come un’azienda agricola perché mio padre è sempre stato pastore. Poi, dando gambe a una sua idea, ha deciso di realizzare un caseificio”, precisa Paola.
“Siamo una piccola realtà ma la nostra azienda ci dà tante soddisfazioni. Andare avanti in un posto come il nostro, una realtà per certi versi piccola e con un’utenza di base limitata non è molto semplice, anzi ci sono tante difficoltà. Innanzitutto ci troviamo in una zona di montagna, dove lo spopolamento è in continua crescita. E poi per andare avanti occorre vendere i formaggi e fare utili”.
Un percorso che, per fortuna, si sta compiendo con una gamma di prodotti ad alto gradimento.
“Andiamo dai prodotti freschi, come la ricotta e su cazzau, alle diverse tipologie degli stagionati. I finanziamenti del GAL che ci hanno permesso di fare degli investimenti fondamentali in azienda. Avevamo bisogno di una mano per poter comprare un furgone frigo nuovo e una macchina del sottovuoto e siamo stati accontentati con celerità ed efficienza. Ovviamente siamo molto riconoscenti per questo supporto”.
Le gratificazioni capaci di ripagare i tanti sacrifici ci sono eccome. “Le soddisfazioni maggiori sono soprattutto quando ti senti dire che il prodotto è buono evalido. Essendo un mini caseificio,la lavorazione non è più fatta come si faceva una volta ma con i macchinari industriali: il gusto rimane quello della tradizione.
Per me è importante mandare avanti questa azienda perché abbiamo fatto tanti sacrifici per poterla realizzare, per essere qui dove siamo arrivati.
C’è stato tanto lavoro dietro e, avendolo iniziato con mio fratello, che purtroppo non c’è più, io sento sempre che devo mandare avanti questa azienda con tutte le mie forze anche per lui. È sempre qua con noi”, conclude Paola Marongiu.
Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)
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