Tra Sarule, Orotelli e Orani, la storia di una famiglia che unisce generazioni e innovazione nel segno della tradizione agricola sarda.
L’azienda è in un crocevia di paesi. Confini che si intersecano e destini che s’incrociano. E, nei migliori dei casi, amicizie che durano più di una vita, che passano di padre in figlio.
I Ladu sono di Sarule, ma da qui, in questo salto quasi bruciato dal sole cocente, si scorgono senza fatica Orotelli e Orani. Lacanas in sardo, a volte solo nelle carte geografiche. Il lavoro nei campi e l’allevamento del bestiame seguono le stesse logiche antiche e in parte moderne. Chi viene dopo, il figlio che eredita dal padre, ha l’obbligo soprattutto morale di migliorare quello che ha ricevuto in dono. E chi verrà dopo di lui farà lo stesso.
Qui, nell’azienda dei Ladu si nota – tra le altre cose – anche questo aspetto. Il passaggio generazionale e la voglia di crescere. Di migliorare l’esistente.
“Siamo allevatori di pecore, mucche e maiali. Insomma di tutto. Dobbiamo ringraziare il GAL che è stato abbastanza veloce e tempestivo. I finanziamenti del GAL ci hanno consentito di continuare le nostre attività speditamente”, racconta Pasqualino Ladu, allevatore da sempre.
“Abbiamo acquistato varie attrezzature proprio per migliorare l’azienda, tra queste quelle per la lavorazione del fieno. Anche il nostro lavoro si evolve. Non si possono applicare tecniche obsolete e antieconomiche come quelle che abbiamo conosciuto dai nostri padri. Bisogna sempre migliorarsi per andare avanti, cercando di progredire”, rimarca il pastore che sa davvero da buon imprenditore agricolo quali sono le leve da muovere.
“Dobbiamo fronteggiare sempre un sacco di problematiche, ma non ci si può di certo abbattere. Da quando ho iniziato io ad oggi c’è un abisso nelle condizioni di lavoro e nella possibilità di far crescere il nucleo aziendale”, rimarca,
“bisogna adeguarsi ai tempi, quindi bisogna essere pronti, valutare i problemi e cercare di superarli.
Se vogliamo rimanere ancora a lavorare la terra e seguire il bestiame l’atteggiamento giusto è questo. La speranza per il futuro è che. almeno rimanga qualcosa di quello che abbiamo. Voglio essere ottimista e positivo e vedere molti giovani che prima si sono allontanati dalla campagna e adesso un po’ stanno tornando mi dà quella speranza e quella forza che ognuno di noi dovrebbe avere”, conclude Ladu.
Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)
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