L’azienda Mandaritzò sperimenta nuove colture per un futuro più sostenibile in Barbagia.
In questo oceano verde, anche in estate l’atmosfera è magica. La bellezza cresce di intensità nelle stagioni di mezzo, in autunno e in primavera, quando, con la maturazione dei frutti o con la fioritura, tutto assume un equilibrio e uno sguardo che definire magnifico è un diminutivo.
Siccome non si vive di sola bellezza, qui, nel castagneto dei fratelli Vacca, tutto è studiato con attenzione per favorire la produzione e il commercio di una materia prima richiestissima e che, in questi boschi di montagna, ha storia e blasone.
Ha rappresentato un’economia per intere generazioni e famiglie, ma è anche storia e cultura di un passato che i Vacca, nella loro azienda Mandaritzò, hanno deciso di far continuare a vivere.
“Sono il rappresentante legale della società. Noi ci occupiamo di frutta secca. Il prodotto che lavoriamo principalmente sono le castagne. La novità che abbiamo deciso di impiantare, una piccola rivoluzione rispetto al passato, è un un pistacchieto. Si tratta di una novità assoluta in questo territorio e a questa altitudine”, dice Alessandro Vacca, che indica le piantine alte quasi un metro a cui è affidato un pezzo della rivoluzione green in azienda.
“Non siamo ovviamente dei temerari , ma il passo è stato ben calcolato. Il clima sta cambiando da diversi anni, anche dalle nostre parti, e una coltura del genere si adatta bene al nostro contesto”.
I cambiamenti climatici stanno presentando alle aziende costi più elevati su vari fronti. E l’irrigazione in molti casi è diventato un problema da affrontare. “Ormai se non c’è acqua non puoi fare niente. Dunque si stanno facendo investimenti per realizzare dei grossi vasconi o altri interventi che ci consentano sempre di avere scorte necessarie. E poi occorre sempre sperimentare con razionalità. Abbiamo provato con un pistacchieto, perché è un prodotto comunque di nicchia ed è di grande interesse per i negozi biologici che noi forniamo anche con gli altri nostri prodotti”.
E’ vero che si tratta di una sperimentazione. Un percorso in fieri, i cui risultati concreti si vedranno in maniera più evidente nei prossimi anni.
Mandaritzò è comunque un’eccellenza in un territorio dove non è affatto facile fare impresa. “La campagna non va abbandonata. Noi abbiamo investito molto in questi anni. Lavoro e risorse e continuiamo a crederci”, rimarca Vacca che racconta la filiera. Passaggi quasi tutti effettuati in azienda: dalla coltivazione alla raccolta e al confezionamento.
“Ringraziamo ancora una volta il GAL”, aggiunge Alessandro, “perchè ha l’innegabile merito di capire le difficoltà delle imprese e il suo supporto si sta rivelando indispensabile”.
Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)
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