Santamada, il respiro della terra: biodiversità e futuro a Tiana

Dalla tutela delle varietà antiche alla produzione naturale, la società agricola Santamada custodisce la biodiversità come patrimonio collettivo.

Il toponimo sembra catapultare in Sudamerica, ma siamo a Tiana nel cuore della Barbagia dove la società agricola Santamada opera su vari fronti: allevamento del bestiame e agricoltura, con un occhio particolarmente attento alla biodiversità.

Qui a Tiana c’è tanta biodiversità. Un mondo che arriva dal passato che, per fortuna, resiste. Noi ci onoriamo di essere una anello della catena generazionale che vuole proseguire questo percorso di produzione e tutela. Il cibo è cultura, non dimentichiamolo”, dice Luisa Zedda che assieme al fratello Maurizio conduce l’impresa consapevolmente green.

Abbiamo molte varietà di fagioli e di nocciole che si stavano perdendo. La coltivazione avviene tutta in maniera naturale, senza l’ausilio di nessun prodotto chimico. Anche il tipo di irrigazione è completamente naturale, acque sorgive che arrivano dall’orto ai frutteti e ai noccioleti attraverso dei canali. È un modo naturale di continuare a produrre biodiversità, consumarla, promuoverla e far sì che altri giovani, soprattutto, inizino a fare lo stesso. L’importanza di questi comportamenti virtuosi è enorme, infatti solo così possiamo salvare e tramandare alle future generazioni cibi sani, identitari e dall’alto valore nutrizionale”.

Avere un ente come il GAL che supporta questo percorso disseminato di difficoltà è, per le imprese, un aiuto indispensabile.

Attraverso i finanziamenti e i bandi che hanno messo a disposizione siamo stati in grado di portare avanti diverse iniziative”, continua Luisa Zedda, “perché ormai fare agricoltura come l’abbiamo conosciuta e come l’hanno fatta i nostri nonni non è più possibile né sostenibile. Quindi questo supporto si rivela a dir poco prezioso e fondamentale. Nel nostro caso ci ha consentito di acquistare alcune attrezzature agricole, quindi a modernizzare l’impresa affinché si possano aumentare i volumi”.

La ricchezza e il valore aggiunto consistono poi nel fatto che si opera in un territorio incontaminato. “È importante esserci, abitarlo e soprattutto continuare a fare impresa per dare una possibilità a chi ci vive. Questo è ancora un mondo di conoscenze e competenze, sarebbe una gran perdita che si disperdesse senza un passaggio generazionale.

Si dice che si resiste nei paesi se si resta, se si fa, se si hanno obiettivi per il futuro, se si costruisce qualcosa. Quindi noi proviamo a restare, a far sì che il territorio produca sempre qualcosa.

Quel cibo fa la differenza e rappresenta la nostra identità e cultura”, conclude Luisa Zedda.

Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)

SCOPRI LE ALTRE STORIE SU

Lascia un commento