I Cammini dello Spirito: la Sardegna che unisce territori, riti e comunità

Sette GAL insieme per mappare 71 luoghi sacri e creare un percorso spirituale che valorizza identità, storia e turismo lento.

Un progetto che ha gambe, cuore e anima sarda, nato per dare vita a una rete di percorsi a carattere spirituale e religioso.

Il partenariato regionale riunisce ben sette GAL: capofila è il GAL Nuorese Baronia, affiancato dal GAL Barbagia Mandrolisai Gennargentu (BMG), GAL Barbagia, GAL Barigadu Guilcer, GAL Logudoro-Goceano, GAL Ogliastra e, infine, dal GAL Sarcidano Barbagia di Seulo.

Il progetto I Cammini dello Spirito ha consentito”, ha detto Claudia Sedda, direttrice del GAL BMG, “di individuare e mappare 71 punti di interesse a carattere spirituale e religioso nelle nostre comunità. E di tracciare un itinerario che possa consentire a questi territori di collegare luoghi molto importanti per le nostre comunità”.

Anche per il presidente del GAL BMG, Gian Cristian Melis, I Cammini dello spirito rappresentano un patrimonio materiale e immateriale da promuovere con politiche opportune.

“È un progetto che unisce e crea reti e legami tra i nostri territori. Ci sono feste identitarie con i loro riti che non appartengono solo al paese dove insistono i confini del santuario, ma ai fedeli di tutta l’Isola.

Sa Itria per Gavoi, San Mauro a Sorgono, Gonare a Sarule, San Leone a Tiana e la chiesa di Santa Margherita a Belvì, ma l’elenco è decisamente più lungo”.

I primi risultati del progetto sono stati la creazione di questo cammino e la descrizione dei luoghi di interesse con la realizzazione anche di un opuscolo cartaceo che fornisce le informazioni fondamentali. “Così, il GAL si propone come momento di unione e condivisione dei santuari, luoghi sacri e di popolo che raccontano delle storie, sono la narrazione dei nostri paesi attraverso riti ancestrali, i canti religiosi e momenti pagani come le corse dei cavalli ed altri momenti ancora”, aggiunge il presidente del GAL.

I progetti di cooperazione inter territoriale, come in questo caso, ma più in generale anche quelli transnazionali, permettono ai GAL di rafforzare le proprie strategie di sviluppo e favorire lo scambio di buone pratiche.

“Questi progetti consentono l’acquisizione ed il rafforzamento di tutta una serie di competenze, non soltanto a livello di struttura del GAL BMG, ma anche e soprattutto a livello di operatori del settore turistico, agroalimentare, artigianale, dei territori coinvolti sia nell’isola che nel contesto europeo”, rimarca il presidente Gian Cristian Melis.

Il progetto ha permesso di individuare e mappare i principali luoghi sacri e religiosi del territorio, che sono stati raccontati anche con una ricerca di tipo storico-culturale molto scrupolosa e approfondita. E poi, grazie anche al supporto di un geografo, è stato tracciato un percorso che unisce tutti questi punti di interesse”, ha aggiunto la direttrice Sedda che ha poi concluso:

La speranza comune è che un giorno possa diventare un cammino famoso come quello di Santiago o come quello di Santa Barbara. Ovviamente è indispensabile coinvolgere e formare le comunità, gli operatori economici e quelli turistici e, ovviamente, le istituzioni. E fare in modo che in questi territori si sviluppino ancora di più forme di turismo esperienziale e sostenibile basate sulla lentezza, sulla conoscenza, sulla cultura e, soprattutto, sul senso di appartenenza delle comunità”.

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Testi: Luca Urgu; Video: Antonio Ruju

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)

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