Con il suo affittacamere, Daniela Demuru trasforma una dimora del centro storico in un luogo di accoglienza, memoria e sapori del Mandrolisai.
C’è chi apre un affittacamere per offrire un letto e una colazione, e chi invece lo immagina come un luogo di memoria e di legami. Daniela Demuru, di Meana Sardo, sta realizzando un affittacamere che vuole essere una casa aperta ai viaggiatori, dove l’ospitalità si intreccia con le storie, i sapori e l’autenticità del suo paese.
Sommelier per passione, Daniela ha sempre avuto un legame profondo con il mondo del vino e delle produzioni locali. Quando si è presentata l’occasione di acquistare una villa del centro storico di Meana Sardo, dal grande valore simbolico, non ha esitato: “Era la casa della famiglia Zaccheddu, persone amate e rispettate, che con dignità hanno lasciato un’impronta forte a Meana. Ho scelto di mantenere questo nome proprio per onorarne la memoria”.
Così nasce Casa Zaccheddu: quattro camere con bagno privato, una sala colazioni che un tempo era il laboratorio di Giuseppe Zaccheddu, calzolaio, marito e padre di una famiglia numerosa, tra cui padre Angelo Zaccheddu, frate cappuccino molto stimato in paese, a cui è stata dedicata una via in paese.
Il progetto, con il supporto del Gal BMG, va ben oltre l’ospitalità classica: l’idea è quella di creare un ambiente accogliente, curato e pieno di dettagli originali, dove gli ospiti possano sentirsi a casa. Un corner dedicato ai prodotti tipici (formaggi, dolci, pani, la pasta su succu, Pani de Saba e i vini locali del Mandrolisai) sarà il punto di partenza per degustazioni. Quando Daniela ne parla si illuminano i suoi occhi:
“Vorrei che l’affittacamere fosse un luogo in cui, oltre a dormire, si possa assaporare il territorio in tutte le sue sfumature”.
Non solo: Daniela sogna che Casa Zaccheddu diventi anche uno spazio culturale, dove promuovere piccole esposizioni artistiche o artigianali abbinate a momenti di degustazione. Un luogo in cui ascoltare i racconti degli anziani, rallentare i ritmi e vivere un mondo in antitesi con la frenesia quotidiana.
Casa Zaccheddu sarà così un progetto di ospitalità ma anche di memoria, un luogo di amicizia e accoglienza, che Daniela spera possa ispirare altri a credere che, a qualsiasi età e anche a partire da un piccolo paese, sia possibile costruire qualcosa di grande.
Testi: Giulia Eremita; Video: Gianluca Flore
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014-2022; Organismo responsabile dell’Informazione: Gal Distretto Rurale Barbagia Mandrolisai Gennargentu; Autorità di Gestione: Regione Sardegna-Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; Sottomisura: 19.2 “Sostegno per l’esecuzione delle operazioni nell’ambito della strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo – Azioni di Sistema (CUP: H58H25000280009)
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